I rimborsi INVITALIA per le imprese che hanno acquistato DPI

Vademecum con la procedura “passo a passo”

Come abbiamo già anticipato nelle nostre precedenti circolari,  sono al via dal 1° Maggio i rimborsi per le imprese che hanno acquistato DPI  Bando Impresa SIcura, gestito da Invitalia e rivolto alle aziende che vogliono chiedere un rimborso per le spese sostenute per l’acquisto di DPI, finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Aggiornamenti su provvedimenti “Coronavirus”

Abbiamo creato una pagina dedicata per la documentazione e le circolari


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PROTOCOLLO DI SICUREZZA STUDI PIXEL ANTICONTAGIO COVID-19

Lo Studio Pixel, in relazione alle situazioni di pericolo venutesi a creare con la diffusione del COVID-19 ed in conformità alle recenti disposizioni legislative, adotta tutte le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro, disciplinando con il presente piano tutte le misure di sicurezza che devono essere adottate dai propri dipendenti e collaboratori.
Scarica il Protocollo in Uso

La Toscana si prepara alla riapertura delle attività: il piano sicurezza anti-contagio

La Regione Toscana si prepara alla riapertura delle attività alzando l’asticella delle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro per ridurre il rischio di contagi.

Le nuove raccomandazioni e prescrizioni, contenute nell’ordinanza del Presidente della Regione firmata il 18 Aprile u.s. n. 38, riguardano sia le attività già aperte (esclusi ambienti sanitari, cantieri ed aziende dei servizi pubblici locali, per cui vale il protocollo condiviso il 14 marzo) sia le attività che dovranno riaprire.


Le misure e il piano di sicurezza anticontagio
, Ecco le dieci regole che si dovrà adottare:

  1. Per lo spostamento dal proprio domicilio al posto di lavoro e viceversa, sui mezzi pubblici è fatto obbligo di usare la mascherina ed è raccomandato l’uso di guanti protettivi monouso o la pulizia/sanificazione delle mani prima e dopo l’utilizzo degli stessi. Ove possibile, è consigliato
    anche l’uso dei mezzi della mobilità sostenibile individuale o di coppia (bicicletta e mezzi elettrici). Nel caso dell’auto privata con due persone si raccomanda l’utilizzo della mascherina.
  2. La distanza di sicurezza interpersonale nei luoghi di lavoro per la prevenzione del contagio da COVID-19 è di norma determinata in 1,8 metri, salvo le specificazioni di cui al punto 6;
  3. In riferimento al punto 2 è comunque obbligatorio l’uso della mascherina negli ambienti di lavoro pubblicie privati
    1. in spazi chiusi in presenza di più persone;
    1. in spazi aperti quando, in presenza di più persone, non è garantito il mantenimento della distanza interpersonale;
  4. In presenza di febbre o altri sintomi influenzali, suggestivi di COVID-19 è fatto divieto di recarsi sul posto di lavoro ed è obbligatorio rimanere al proprio domicilio. Il datore di lavoro si attiva per assicurare quotidianamente, all’inizio del turno di lavoro, il rispetto della presente disposizione o utilizzando idonei strumenti di misurazione della febbre o anche mediante dichiarazione sostitutiva da parte del dipendente;
  5. Prima dell’accesso al posto di lavoro è necessario detergersi accuratamente le mani, utilizzare la mascherina protettiva e, ove compatibile o richiesto dall’attività, utilizzare guanti monouso. La
    frequente e minuziosa pulizia delle mani è raccomandata in più momenti dell’attività lavorativa. Il datore di lavoro installa nei luoghi di lavoro idonei e diffusi dispenser per detergere le mani, inoltre, fornisce mascherine protettive e eventualmente guanti monouso. Qualora non fosse reperibile il gel detergente, effettuare il normale lavaggio con acqua e sapone;
  6. Quando, anche mediante la riorganizzazione dei processi produttivi, non fosse possibile il mantenimento della distanza di 1,8 metri è necessario introdurre elementi di separazione fra le persone o l’utilizzo di altri dispositivi come mascherine FFP2 senza valvola per gli operatori che lavorano nello stesso ambiente. Qualora le mascherine FFP2 non fossero reperibili è sufficiente utilizzare contemporaneamente due mascherine chirurgiche;
  7. Deve essere garantita la sanificazione degli ambienti con frequenza di almeno una volta al giorno e comunque in funzione dei turni di lavoro. Deve essere garantito quanto più possibile il ricambio dell’aria;
  8. La sanificazione di cui al punto precedente può essere svolta tramite le normali metodologie di pulizia utilizzando prodotti quali etanolo a concentrazioni pari al 70% ovvero i prodotti a base di cloro a una concentrazione di 0,1% e 0,5% di cloro attivo (candeggina) o ad altri prodotti disinfettanti ad attività virucida, concentrandosi in particolare sulle superfici toccate più di frequente (ad esempio porte, maniglie, tavoli, servizi igenici etc). Tali adempimenti devono essere ordinariamente registrati da parte del datore di lavoro o suo delegato, su supporto cartaceo o informatico, con auto-dichiarazione;
  9. Laddove siano presenti impianti di areazione deve essere garantita la sanificazione periodica, secondo le indicazioni contenute nel “Rapporto ISS COVID-19 n. 5/2020. Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2.”; altrimenti ne deve essere previsto lo spegnimento, garantendo la massima ventilazione dei locali;
  10. Il servizio mensa deve essere riorganizzato in modo da garantire in ogni momento la distanza interpersonale. E’ necessario che sia effettuata la sanificazione dei tavoli dopo ogni singolo pasto. Laddove le condizioni igieniche e di spazio lo consentono, al fine di evitare assembramenti, è possibile il consumo dei pasti anche presso la singola postazione di lavoro.

Il datore di lavoro, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i propri lavoratori circa le presenti disposizioni, consegnando e/o affiggendo all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali, appositi depliants informativi.

Rimaniamo a disposizione per qualsivoglia ulteriore chiarimento si renda necessario sulle tematiche esposte.

Ci è gradita l’occasione per porgere i nostri migliori saluti.

Studio Pixel

Il nuovo decreto 20.03.2020: ecco le imprese che rimangono aperte

Misure valide fino al 3 aprile

La validità dei Dpcm e delle ordinanze finora emanate viene uniformata al 3 aprile. «Le disposizioni del decreto producono effetto dalla data del 23/3/20 e sono efficaci fino al 3/4/20. Le stesse si applicano, cumulativamente a quelle di cui al decreto del Presidente del Consiglio 11/3/20 nonché a quelle previste dall’ordinanza del ministro della Salute del 20/3/20 i cui termini di efficacia, già fissati al 25 marzo 2020, sono entrambi prorogati al 3 aprile 2020», si legge nel testo.

Le attività che, con il provvedimento, vengono sospese, «possono comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile», si legge ancora nel testo

ALIMENTARI
Restano aperti i supermercati, i discount, gli ipermercati e tutti i negozi di alimentari. Alcune Regioni hanno prodotto ordinanze per ridurre gli orari di apertura (domenica sono chiusi in Emilia Romagna e nel Veneto)

FARMACI
Restano aperte regolarmente farmacie e parafarmacie

TRASPORTI
Il trasporto ferroviario di persone e merci, quello dei passeggeri in aree urbane ed extraurbane, i taxi, il noleggio di auto con conducente, il trasporto marittimo e quello aereo restano attivi. Regolare anche il trasporto delle merci su gomma

TABACCAI
Anche i tabaccai non sono interessati alla stretta

EDICOLE
Continua regolarmente anche la vendita dei giornali

LOTTO E GIOCHI
Si fermano il Lotto, il Superenalotto (anche online). Ferme anche slot machine e Gratta e vinci

BANCHE, POSTE E ASSICURAZIONI
Regolari anche le attività bancarie e assicurative, restano aperti gli uffici postali 

LE ALTRE ATTIVITA’ CHE RESTANO APERTE
Restano attive l’industria delle bevande, la filiera agro-alimentare e zootecnica, l’industria tessile solo legata strettamente agli indumenti di lavoro (escluso, quindi l’abbigliamento). Le produzioni gomma, materie plastiche e prodotti chimici non saranno interrotte, così come la fabbricazione della carta e raffinerie petrolifere. Nessuno stop anche alle attività legate all’idraulica, all’installazione di impianti elettrici, di riscaldamento o di condizionatori e la fabbricazione di forniture mediche e dentistiche. Attive anche la gestione fognaria e quella della raccolta dei rifiuti. Non dovrebbero essere intaccati dal provvedimento neanche i servizi veterinari, i call center e i servizi di vigilanza privata oltre alle attività di pulizia e lavaggio delle aree pubbliche. Nell’ambito della pubblica amministrazione restano “in vita” l’assicurazione sociale obbligatoria, i servizi legati alla difesa e, chiaramente, l’assistenza sanitaria. Esclusi, infine, i servizi di assistenza sociale residenziale e non residenziale.

Lavoro agile: le nuove regole con emergenza Coronavirus

Con il termine lavoro agile (o smart working) non si intende una tipologia contrattuale autonoma, ma ci si riferisce ad una particolare modalità di esecuzione del lavoro, consistente – art. 18 della l. 81/2017 – in una prestazione di lavoro subordinato che si svolge al di fuori dei locali aziendali, basata su una flessibilità di orari e di sede, caratterizzata principalmente da una maggiore utilizzazione degli strumenti informatici e telematici e delle possibilità tecnologiche esistenti, nonché dall’assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti al di fuori dei locali aziendali.

Le modalità e gli strumenti per il lavoro agile

Il lavoro agile rappresenta una evoluzione del telelavoro, ma se ne differenzia in quanto caratterizzato da una maggiore flessibilità di tempi e luoghi. Da ciò si ricava che il lavoro agile deve essere:

  • compiuto in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno dell’azienda;
  • svolto con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici.
  • stabilito mediante accordo tra le parti –  Attualmente, a causa del Coronavirus fino 3 aprile 2020, l’accordo è stato sostituito con una comunicazione al lavoratore per l’avvio del lavoro agile ed un’autocertificazione dell’azienda per l’attivazione del lavoro agile.

Per quanto riguarda gli strumenti tecnologici , durante la prestazione lavorativa resa in regime di Lavoro Agile il lavoratore, per rendere la propria attività, utilizzerà il cellulare aziendale, nonché il pc portatile aziendale, sul quale sono installati i software e gli applicativi necessari per l’esecuzione della prestazione di lavoro.

Il pc aziendale (comprensivo di tutti i software ed applicativi in esso installati dalla Società o dal Lavoratore, previa autorizzazione del Responsabile) nonché il telefono cellulare aziendale in dotazione del Lavoratore costituiscono, ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 della l. 300/1970, strumenti per rendere la prestazione lavorativa e, di conseguenza, le relative informazioni dagli stessi ricavabili potranno essere utilizzate a tutti i fini connessi al Rapporto di Lavoro.

A tal fine, bisogna rinviare integralmente alla regolamentazione aziendale dettata in materia di uso degli strumenti di lavoro e disciplina dei Controlli, nonché all’Informativa ex art. 13 del Regolamento Europeo (UE) 2016/679 e del d.lgs. 196/2003, come modificato dal d.lgs. 101/2018 in materia di protezione dei dati personali che costituisce parte integrante e sostanziale del presente accordo. Qualora, durante la prestazione lavorativa resa in regime di lavoro agile, si verifichino problemi di natura tecnica , il lavoratore è tenuto a comunicarlo tempestivamente al suo Responsabile al fine di concordare le modalità di gestione dei guasti/anomalie ecc…

I costi di ripristino dei guasti e/o malfunzionamenti connessi al collegamento da remoto, non imputabili al lavoratore, restano in carico alla Società (…).

Coronavirus ed accordo individuale

In base al d.p.c.m. 8 marzo 2020, precedentemente ribadito da d.p.c.m. 1 marzo 2020 e 4 marzo 2020, dal 3 marzo 2020 al 3 aprile 2020, non vi è la necessità di sottoscrivere l’accordo individuale, per tutto il territorio nazionale, per l’attivazione del lavoro agile, ma di sostituirlo con:

  1. comunicazione del datore di lavoro al lavoratore all’avvio del lavoro agile;
  2. autocertificazione di avvio di attivazione del lavoro agile per cause di forza maggiore ed emergenziali (CORONAVIRUS).

DL Cura Italia del 16.03.2020

In allegato la sintesi dei provvedimenti :

Sono queste alcune delle misure contenute nel nuovo decreto legge, che ha ottenuto il via libera del Governo questo pomeriggio.
Il provvedimento è atteso per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale
Congelati Iva, ritenute e contributi per tutti
Anche in questo caso l’obiettivo è garantire liquidità.
Il primo passo in questa direzione prevede che tutti gli
adempimenti fiscali e contributivi in scadenza oggi 16 marzo siano sospesi per tutti i contribuenti.
L’appuntamento è rinviato a venerdì 20 marzo.
Faranno eccezione, però, imprese, autonomi e professionisti che sono sotto i 2 milioni di ricavi.
Per loro l’appuntamento alla cassa per saldare le ritenute, l’Iva annuale e mensile, nonché i contributi previdenziali e quelli Inail è rinviato al 31 maggio.
Con pagamento in unica soluzione o comunque rateizzabile in 5 rate.
Il decreto rinvia poi al 30 giugno anche tutti gli adempimenti tributari, diversi dai versamenti e diversi dall’effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che ricadono dall’8 marzo al 31 maggio 2020.
È il caso, ad esempio, della dichiarazione annuale Iva.
Restano esclusi dal rinvio le comunicazioni dei dati relativi al 730 precompilato come quelle degli oneri detraibili in scadenza il 31 marzo.

Coronavirus, accordo governo-parti sociali su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Gentile cliente,

In allegato il protocollo sottoscritto oggi Sabato 14 Marzo  tra governo-parti sociali su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Si tratta di un protocollo con indicazioni operative per le aziende, per attuare in modo uniforme su tutto il territorio nazionale le prescrizioni del legislatore e dell’Autorità sanitaria

Ampio ricorso allo smart working 
Si prevede il massimo utilizzo dello smart working, la sospensione di attività e i reparti aziendali non indispensabili alla produzione, la diffusione di guanti e mascherine al personale. Le aziende attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o la sospensione dell’attività lavorativa, potranno intervenire per la messa in sicurezza del luogo di lavoro. «È previsto il coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze a livello aziendale o territoriale – sottolineano Cgil, Cisl e Uil in una nota – per garantire una piena ed effettiva tutela della loro salute».

Riunioni solo a distanza 
Alle aziende sono indicate linee guida su aspetti come l’informazione (l’obbligo di rimanere a casa in presenza di febbre oltre 37,5), l’ accesso di dipendenti e fornitori (il controllo della temperatura, gli autisti devono rimanere a bordo dei propri mezzi), l’adeguata pulizia dei locali (delle postazioni di lavoro, delle aree comuni), le precauzioni igieniche (detergenti per le mani), i dispositivi di protezione (mascherine idonee), la gestione degli spazi comuni (accessi contingentati). Inoltre bisogna scaglionare gli orari di ingresso e uscita, se non si può ricorrere ai collegamenti a distanza, la partecipazione alle riunioni va ridotta al minimo

Protocollo molto dettagliato 

«È un protocollo molto chiaro e dettagliato che ora va attuato in tutte le aziende ed in tutti i luoghi di lavoro – commenta la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan -. Definisce con chiarezza tutto quello che le imprese sono obbligate a fare, coinvolgendo i rappresentanti sindacali, per contenere la diffusione del virus e tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori in questa fase di grave emergenza sanitaria, anche utilizzando un periodo di sospensione della produzione e delle attività». Per il leader della Uil, Carmelo Barbagallo è «prevalso il buon senso abbiamo fatto prevalere il principio della priorità della sicurezza sul profitto».

Restiamo in attesa della pubblicazione dei provvedimenti a sostegno delle imprese e professionsiti.

Comunicazione Di Studio Per Situazione Coronavirus

***** chiuso fino al 25 Marzo 2020 *****
facendo seguito al nuovo DCPM del 11.03.2020 ed ai precedenti Decreti in materia di prevenzione della diffusione del Coronavirus o Covid19, si comunica che lo Studio ha già messo in atto i provvedimenti precauzionali a tutela della salute pubblica e della reciproca sicurezza nei contatti sociali, come da precedente comunicazione, e in ottemperanza a quanto previsto resterà chiuso